“Essere o non essere”? Diceva Amleto. Faccio questo o quest’altro? A volte, prendere una decisione può diventare veramente un problema! Quanti di noi si sono trovati difronte all’incapacità di scegliere? Una qualsiasi scelta, dalla più semplice – come quella di comprare un dentifricio – a quella più complessa come quella di cambiare casa o città, può rivelarsi un compito difficilissimo e fonte di stress.
Quale film vado a vedere? Quale vestito compro? Parto o non parto? Decidere significa scegliere tra due o più possibilità e vorremmo sempre fare la cosa più giusta. Spesso la mente è impegnata a valutare i pro e i contro senza per questo raggiungere una decisione definitiva. Nasce un conflitto fra la mente emotiva e quella razionale e così rimaniamo bloccati senza fare nulla. Poi, una volta presa la decisione, ci rimurginiamo sopra, creandoci il senso di colpa per aver preso quella sbagliata! Insomma, che stress!
Ma perché è così difficile capire cosa è meglio per noi? Perché viviamo con ansia, stress con conseguenti somatizzazioni, il momento in cui ci troviamo di fronte ad un bivio?
Essere indecisi non significa necessariamente essere persone di poco carattere. Spesso si possiedono molte conoscenze, informazioni, esperienze su quella stessa cosa che rende la decisione definitiva più complessa.
Ma quando l’indecisione diventa paralizzante, diventa davvero un problema che spesso nasconde conflitti interpersonali profondi e difficili da gestire, tra cui:
desiderio di rendere felici amici e parenti dimenticando i nostri veri bisogni;
voler fare una buona impressione sugli altri;
paura di sbagliare e poi di pentirsi o di essere criticati;
resistenze ad assumersi le proprie responsabilità,
mente stracolma di giudizi, pregiudizi, ricordi di esperienze passate negative, o fraintendimenti non chiariti;
inconsapevoli paure dovute a nuclei pulsionali rimossi, cioè aspetti di noi che non accettiamo;
traumi personali o ereditati che condizionano il presente.
E allora, cosa fare?
Saper decidere senza stress è un’abilità che va appresa e sviluppata attraverso una serie di esercizi volti ad aumentare la nostra consapevolezza.
Imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo, e non sempre quelli della mente razionale. Molto spesso l’organismo sceglie in modo appropriato, a volte l’esatto contrario di quanto abbiamo sempre pensato.
Prendere l’abitudine di praticare la meditazione per ripulire la mente e ritrovare quel “vuoto” che permetterà di fare una scelta più saggia.
Aspettare senza aver fretta di decidere perché spesso le occasioni o le risposte arrivano da “una fonte” che spesso non consideriamo.
Iniziare a notare gli avvenimenti sincronici, le cosiddette coincidenze, che potranno spesso darci importanti informazioni o conferme sulla decisione da prendere.
E poi una volta presa la decisione, niente ripensamenti o rimpianti. Anche se non si rivelerà quella ottimale, sarà stata comunque utile per la nostra crescita personale. Gli errori spesso si rivelano produttivi in quanto fonte di esperienza. Come dice il detto “sbagliando si impara”.
Ovviamente, nella difficoltà, è utile rivolgersi ad un professionista che ci aiuti a fare chiarezza nel rispetto dei nostri veri e autentici bisogni.