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Un uomo che ha superato la soglia dei 50 anni. Laureato, colto, economicamente benestante, un lavoro sicuro, una tranquilla vita di coppia. La vita scorre serena, senza grossi scossoni, quasi noiosa.
E poi, un giorno arriva lei. Un terremoto nel cuore e nella testa, lโ€™esplosione della gioia, lโ€™entusiasmo per nuovi progetti, il desiderio di costruire qualcosa di nuovo, di sperimentare la tanto desiderata paternitร .
Si butta in questo nuovo sentimento. Ma lei non รจ pronta, si spaventa e se ne va. E lui, trafitto dal tradimento e dalla delusione, precipita nella disperazione.
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E piรน si accanisce a voler capire e piรน rimane ostaggio del senso di impotenzaย e di solitudine.
Ma questa non รจ una crisi come le altre, come le tante dovute ad una separazione o alla perdita di qualcosa. E’ una crisi esistenziale, una tappa fondamentale per lโ€™evoluzione della propria personalitร . Perchรฉ questa personalitร , cosรฌ comโ€™รจ non รจ piรน adatta, pronta per vivere ciรฒ che lโ€™anima sta agognando e desiderando da tempo.
Bisogna averla vissuta per riconoscerla e comprenderla veramente.
Cโ€™รจ una disperazione cosรฌ profonda e totale che viene chiamata la “notte buia dellโ€™anima”. Un buio senza direzione, nรฉ scopo o motivazione ma che chiama inesorabilmente verso la luce e una nuova vita che non si sa come sarร .
Non la decidiamo consapevolmente. Accadono eventi e ti ci ritrovi dentro. Quando si avvicinano certe soglie anagrafiche o tempi psicologici รจ come se si attivassero coincidenze, circostanze che ci fanno entrare in risonanza con luoghi, eventi e persone che ci trascinano in quellโ€™esperienza che non avremmo voluto vivere.
Io lโ€™ho vissuta. E’ una specie di morte mentre si vive. Straziante, totalizzante, annichilente. Vorresti morire e farla finita per non sentire quel dolore, il senso di inutilitร  e di fallimento esistenziale. Solo dopo, si riesce a comprendere e a dare un senso a quellโ€™esperienza. E ci si ritrova con una forza nuova, una nuova identitร  e forse anche un nuovo destino.
E ci vuole tempo per superarla. Non perchรจ sia lungo il percorso verso il ritrovamento della serenitร  ma perchรฉ lunghi sono i tempi personali di riconoscimento e di accettazione.
Accettare di vivere il dolore, la disperazione, la fragilitร , la solitudine, il crollo delle illusioni. Accettare veramente ciรฒ che sei ora e non credevi di essere. Le persone stanno male e a lungo perchรจ rifiutano di fare lโ€™esperienza o non la riconoscono per quello che รจ veramente. Ancorati, aggrappati a quellโ€™Io ideale con cui hanno costruito fino ad allora la loro vita e i loro amori.
Cosi allโ€™improvviso, arrivano storie dโ€™amore “provvidenziali” o eventi drammatici che rompono quella personalitร  ormai obsoleta e irrigidita dalle pseudo-certezze e la spaccano, la rompono facendo filtrare dubbi, domande mai poste che danno un poโ€™ di voce a quellโ€™anima da troppo tempo soffocata dalle paure, dagli schemi mentali irrigiditi, dalle convinzioni mai verificate, da fedeltร  familiari invisibili e silenziose che ora sono pronte per essere tradite.
E ci si accorge che ogni vita, anche la nostra, sembra banale o noiosa ma non lo รจ. La vita di ognuno potrebbe essere un romanzo, ricco di contraddizioni, di drammi, di felicitร , di complicazioni e spiazzamenti, di gioie improvvise e piccoli grandi miracoli. E per quanto cerchiamo di renderla semplice e tranquilla non possiamo evitare di andare incontro al dramma.
Ma quel dramma arriva per curarci, per dirci qualcosa di noi. Eโ€™ lโ€™occasione per essere seri, seduti con se stessi e trasformarsi e fare ogni giorno, quel passo in piรน per avvicinarci ad essere conformi a quellโ€™ Originale che ci ha posto in questa esistenza terrena e che “chiama”continuamente.
Perchรฉ alla fine, possiamo anche smettere di avere paura e cominciare ad affidarci a quella forza che abbiamo dentro di noi.
Come ho letto da qualche parte:
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