๐๐ฎ๐ถ ๐บ๐ฎ๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐๐ถ๐ฎ ๐ฒ ๐ป๐ผ๐ป ๐๐ผ๐ฟ๐ป๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐บ๐ฎ๐ถ ๐ฝ๐ถ๐ฬ? ๐ฆ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐ฒ, ๐ณ๐ฎ๐ฟ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ผ๐ด๐ป๐ถ ๐๐๐ฎ ๐๐ฟ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ถ๐ฎ, ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐ป ๐๐ป ๐ฝ๐ผ๐๐๐ผ ๐น๐ผ๐ป๐๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฒ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ผ๐บ๐ถ๐ป๐ฐ๐ถ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ ๐๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ, ๐๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป๐ฎ ๐๐ถ๐๐ฎ ๐ป๐๐ผ๐๐ฎ, ๐๐ผ๐น๐ผ ๐๐๐ฎ, ๐๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ผ? ๐๐ถ ๐ต๐ฎ๐ถ ๐บ๐ฎ๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ผ?
(๐. ๐ฃ๐ถ๐ฟ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ผ, ๐ถ๐น ๐ณ๐ ๐ ๐ฎ๐๐๐ถ๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฐ๐ฎ๐น).
Io si. Ogni tanto ci penso quando sono stanca, stressata, annoiata, arrabbiata.
Ci ho pensato spesso durante l’anno appena trascorso e ci penso in questi giorni, quando osservo le condizioni sociali, economiche e psicologiche in cui viviamo, quando rifletto su ciรฒ che stiamo subendo, sulla mancanza di libertร , sulla paura e sui sensi di colpa indotti, e soprattutto quando prendo atto dell’ottusitร di chi dovrebbe guidare questo nostro Paese verso un benessere che sia per tutti.
Poi mi ritorna in mente una frase che mi disse una persona in occasione di uno dei miei tanti percorsi di aggiornamento e di crescita personale: Scappi “da” o vai “verso”?
C’รจ una bella differenza.
E ripenso a quando sono scappata davvero. Tanti, tanti anni fa. Scappata da una cittร che non offriva opportunitร , scappata da una mentalitร paesana e provinciale che soffocava l’anima con i suoi giudizi e pregiudizi, scappata da legami familiari che mi opprimevano, scappata da una relazione limitante e deprimente. Scappata in una cittร metropolitana in cui credevo avrei trovato la mia libertร .
E per un pรฒ, รจ stato cosรฌ. Ho vissuto una nuova vita, ho conosciuto persone diverse, scoperto luoghi fisici e luoghi della mente che hanno aperto nuove prospettive, nuovi modi di guardare il mondo, nuovi modi di vivere.
Ma non nuovi modi di amare.
Cosรฌ mi sono resa conto che la nuova vita non era affatto โnuovaโ, che non โvivevoโ davvero perchรฉ dentro ero rimasta la stessa. Avevo cambiato alcuni pensieri abbracciandone altri, alcune convinzione scartandone altre, mi sembrava di capire di piรน ma non ero felice.
In fondo ero scappata da me stessa, rinnegando ciรฒ che ero stata, disprezzando le mie radici, cercando sicurezze fuori di me. Non sapevo ancora che fuggendo, andando lontano,ย ย ovunque fossi andata, avrei portato con me i traumi irrisolti, i lutti non elaborati, i dubbi, le nostalgie, i sogni infranti, i risentimenti e le delusioni che vivevano ancora in fondo al cuore.
Cosรฌ mi sono fermata, e ho ricominciato daccapo, con quello che ero e con quello che avevo.
E ho scoperto – o meglio riconosciuto – un’identitร piรน vera, la mia natura, libera da tante sovrastrutture, da compiti e destini che non erano i miei,ย su questa ho iniziato a progettare e ricostruire un modo di vivere, di sentire, di lavorare, di socializzare, di pensare, di decidere, di scegliere, di amare piรน autentico per me.
Oggi so che per vivere una vita diversa, per vivere davvero, รจ inutile scappare da qualcosa o da qualcuno. Non serve accusare, giudicare, criticare e dare la colpa agli altri della propria infelicitร .
Bisogna cominciare a guardare con occhi nuovi e un cuore aperto il proprio passato, prendendo atto del proprio presente, della realtร , delle relazioni che abbiamo costruito e assumersi la responsabilitร di decidere quale vita vogliamo e cominciare a immaginarla, a progettarla, a costruirla.
Oggi, quando mi viene voglia di scappare via da tutto e da tutti, mi ascolto.
Perchรจ so qual รจ la differenza tra scappare “da” e andare “verso”.
Provate a rifletterci. Soltanto dopo aver guardato, riconosciuto, accettato quel “chi o “cosa” da cui vogliamo scappare, solo allora, possiamo darci il permesso di andare “verso”, di andare oltre, piรน in lร , di guardare – liberi – l’orizzonte del nostro futuro.